Oggi per pranzo ho deciso di provare e finalmente conoscere un ristorante storico nel centro di Milano dove appena entri tuti gli arredi, soffitto in legno a cassettoni, pareti di mattoni rossi, affreschi e lampadari in ferro, ti riportano indietro negli anni, in un’atmosfera d’altri tempi ma contraddistinta da una discreta eleganza in chiave moderna. Bellissime le sedute in legno e gli affreschi originali alle pareti e molto bella la stanza dove si affaccia la grande cucina, separata dalla sala da una vetrata che permette però di ammirare gli chef al lavoro. Tra gli antipasti due degni di nota. ‘I Nervit’: nervetti con zafferano rinfrescati dalla presenza di un’ottima giardiniera. ‘Carote’: tre carote (classica, gialla e viola) in tre diverse consistenze, tartare, crema e chips. Bell’incontro di croccantezza e morbidezza, piacevole ma forse un po’ piatto, avrei gradito un piccolo tocco di freschezza e acidità. Tra i primi piatti sicuramente degni di nota i ravioli con ossobuco, riduzione di midollo, Parmigiano di Vacche Rosse, zafferano e tartufo nero. Ottima la pasta, dimensioni abbastanza grandi da permettere di assaporare un bel boccone del ripieno. Si sente perfettamente sia lo zafferano che il sapore di tartufo nero, sempre molto profumato ma non sempre particolarmente di sapore altrettanto forte. E come secondo piatto, per fare onore alla tradizione milanese e del resto uno dei miei piatti preferiti, non potevo mancare di assaggiare la Costoletta di vitello alla milanese. Al taglio dentro non resta rosa come sono abituata a trovarla (mi hanno spiegato che la cottura è controllata a termometro a 60°) ma nonostrante ciò era davvero molto morbida e succosa con panatura croccante e non particolarmente unta, giudizio sicuramente positivo! Dalla prossima settimana cambierà il menu, sempre mantenendo viva la tradizione meneghina, sarei curiosa di tornare ad assaggiare altri piatti!
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August 2021
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