Ahimè. Un’espressione che esprime un certo disappunto ma in questo ristorante a Bologna ho trovato diversi spunti positivi. Un menu che cambia frequentemente in base alle verdure che provengono dall’orto sui colli, divertenti giochi di cotture e sapori decisi (acidità, sapidità, aromaticità, amaro), piatti serviti con la proposta di condivisione tra i commensali per assaggiarne il più possibile. Abbiamo deciso di provare tutti i piatti in carta abbinandoli a un vino bianco naturale del territorio, una Malvasia dell’Emilia IGT ‘Levante 90’ del Podere Cipolla, Denny Bini. Croccante e aromatico l’inizio con una proposta molto semplice: pane integrale al farro con burro al ginepro e una raccolta di vari pomodorini raccolti nell’orto (il camone resta il mio preferito!) . Lattuga bruciata con crema di bieta e nocciole, un deciso aroma di affumicato della lattuga che mi ha ricordato sensazioni da nord Europa Uno dei miei piatti preferiti: ravioli di zucca condito con estratto di rucola e aceto di Orange Wine. Oltre alla bellissima forma dei raviolini che sembrano delle piccole stelle, colpisce il contrasto di sapori tra il dolce della pasta e della zucca e l’amaro della rucola e l’acidità dell’aceto, forse questi ultimi due leggermente prevalenti nel complesso ma talmente accattivanti che ne avrei ordinato un altro piatto solo per me! Squisiti i friggitelli con cipolla arrosto e salsa acida e come secondo il pollo marinato in una salsa piccante on miele, soia e sciroppo d’acero accompagnato da zucca la forno e cumino e affianco una ciotola di miso. Infine viraggio verso la dolcezza con gli ultimi due piatti: barbabietola marinata al sambuco e meringa (perfette insieme) e torta di patate aromatizzata alla cannella con ganache di cioccolato e sale grosso
. Resto con la curiosità di tornare per assaggiare nuovi piatti!
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August 2021
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