Provate a fantasticare sulla fusione di idee e piatti delle cucine cinese e italiana, entrate da Serica e il sogno diventerà realtà. Resterete piacevolmente sorpresi da come la creatività dello chef Chang Liu riesce a riproporre in ogni portata una perfetta ‘contaminazione’ tra questi due mondi apparentemente così lontani. Servizio cortese e bellissima mise en place (c’è da innamorarsi di alcune ciotole!). Questo percorso gustativo mi ha colpito non solo per i sapori e e per il gioco di unione di due culture ma anche per la raffinatezza dei piatti, per i colori che hanno animato la tavola e per l’abbinamento con vini interessanti come uno Chardonnay cinese o come un grande e intenso refosco friulano, fruttato e speziato Vignai Da Duline. Inizio sorprendente: piadina di cipolla con caponatina, Bao (panino super morbido) con lingua e salsa verde, Alici marinate in kombucha con aneto e pinoli, tre esplosioni di sapori. Degna di nota l’ostrica fritta ricoperta da wagyu e caviale con alla base (sorpresa!) riso fermentato (sembra già sake!) Speciale anche nella presentazione il riso cantonese (la cocotte arriva calda e preparata direttamente al tavolo) con anguilla alla brace e asparagi. Interessante la ‘Zuppa di Pinne di Squalo’: lo Chef vuole ricreare visivamente questo famoso piatto cinese anche nella consistenza (gelatinosa) in questo piatto di spaghetti di soia in brodo di cappone e crosta di parmigiano allo zafferano. Meravigliosi gli spaghetti al granchio con il crostaceo di acqua dolce di Shanghai, peperoncino e liquore di riso. Uno dei piatti ‘star’ che mi ha conquistato, prima nei colori e poi nei sapori, ‘Non è un’anatra alla Pechinese’, anatra accompagnata da piccole ciotole con sedano, carota, cipolla e suo fondo: “il gesto del mangiare l’anatra diventa il vero protagonista della serata”
Finale con un dessert speciale: gelato alla patata arrosto, tempura, crema al latte con polvere di salvia e rosmarino, nocciole caramellate
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August 2021
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