Questa piccola isola del mediterraneo è uno dei pochi posti in cui sono tornata più di due volte nella mia vita (città europee a parte). E’ un piccolo angolo di paradiso e ancora relativamente incontaminata e deturpata relativamente dal turismo di massa. In tutte le tre volte dei miei viaggi a Minorca ho sempre soggiornato nell’area meridionale dell’isola, in particolare a Son Bou che, sebbene non rientri tra le spiagge più decantate delle baleari, ha comunque un suo fascino e quell’acqua limpida che ogni volta mi fa innamorare (1). Quest’anno è capitato quasi per sbaglio di imbattermi in una spiaggia nuova, Binidali, zona sud orientale di Minorca; dire che la spiaggia è minuscola suona quasi come un eufemismo, è letteralmente un fazzoletto di terra e sassi che però si affaccia su un mare verde e turchese con i soliti fondali sabbiosi che restano bassi per un lungo tratto (2). Ma la sorpresa ancora più bella forse (e più buona sicuramente) è stato il piccolo bar che sovrasta dall’alto la spiaggia; appena ti avvicini non puoi non notare un piccolo tavolo a picco sulla scogliera (3) messo lì come simbolo di una vita di relax che è un po’ il grande vantaggio che può regalare questa piccola isola, a differenza delle ‘sorelle’ sicuramente più affollate come Ibiza e Formentera: sopra al tavolino una bottiglia del gin minorchino, il Xoriguer. Questo piccolo bar è in grado di regalare una vista da commuoversi e anche un buon piatto di jamon iberico (4) che risulta perfetto con una buona San Miguel (5), non un ristorante stellato ma, credetemi, altrettanto gustoso. Se alloggiate poi nella parte orientale dell’isola potrebbe essere una buona idea andare a Mahon e andare al Mercado de Pescado (venendo via un po’ prima dalla spiaggia si trova tranquillamente un comodo posto a sedere) e divertirsi a fare dentro e fuori dalle pescherie e banconi di tapas e vini e birre per iniziare al meglio una serata in una delle isole più magiche del Mediterraneo (6, 7).
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August 2021
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